Rapporto agromafie: Fara (Eurispes), “Serve un sistema di identità certificata”

“Con questo quarto rapporto ci facciamo promotori e sostenitori di un sistema di ‘identità certificata’ che vorremmo estendere a livello internazionale”. Il presidente di Eurispes sintetizza così il senso della nuova edizione del Rapporto sulle agromafie che il suo istituto ha realizzato in collaborazione con la Coldiretti e l’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare. “I nostri cibi sono i più sicuri al mondo – spiega Fara in occasione della presentazione del Rapporto – perché il nostro sistema di controlli non ha eguali a livello internazionale. Se dagli altri Paesi arrivano meno segnalazioni di irregolarità, è perché i controlli sono molto blandi, come si trovano spesso a verificare gli operatori dell’Agenzia delle dogane”. Attualmente l’Unione Europea ha messo a punto una complessa normativa sulla tracciabilità e rintracciabilità in campo agroalimentare, ma sono ancora molti i prodotti per i quali non è obbligatoria l’indicazione d’origine e questo – sottolinea Fara – rende di fatto impossibile un controllo da parte dei consumatori. Il presidente di Eurispes indica invece la necessità che si vada verso “una tracciabilità totale e integrata”, resa effettiva anche da archivi informatici centralizzati che non consentano di aggirare le norme facendo lo slalom tra situazioni disomogenee.

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