Gioco azzardo: anche la Consulta nazionale antiusura ieri alla Veglia di preghiera per asciugare le lacrime

La Consulta nazionale antiusura Giovanni Paolo II ha partecipato alla Veglia di preghiera per asciugare le lacrime, presieduta da Papa Francesco. Agostino di Bari era tra i fedeli che ha ricevuto dal Papa l’Agnus Dei”, di cera e olio, espressione della misericordia del Padre per coloro che vivono in situazioni di profonda sofferenza. Finito nella trappola dell’usura per pagare i debiti di gioco e assistito dalla Fondazione antiusura San Nicola e dei S.S. Medici, Agostino ha partecipato nella basilica di San Pietro al momento di preghiera. Con lui c’era monsignor Alberto D’Urso, segretario nazionale della Consulta. “La tristezza che viene dall’usura e dall’azzardo annientano la persona in tutta la sua essenza, fisica, morale e psicologica – ha dichiarato Agostino -; Papa Francesco ci ha ricordato che abbiamo bisogno della consolazione che viene dal Signore e dalla società, quella che ho trovato nella Fondazione antiusura di Bari quando ho bussato alla sua porta. Ero in un momento in cui pensavo di non avere più una vita e un futuro, ho trovato invece tanti volontari, avvocati, commercialisti e altri professionisti che mi hanno dato la consolazione di essere ancora una persona degna di essere amata e aiutata a ritrovare la strada della vita che a causa del gioco stavo perdendo”. La Consulta nazionale antiusura e le Fondazioni antiusura in Italia auspicano che le parole di Papa Francesco siano da monito per le Istituzioni, affinché siano eliminate le diseguaglianze, siano assicurati il lavoro e i segni concreti di speranza alle tante vittime dell’usura orientate troppo spesso a tentare la fortuna con l’azzardo, tante volte anticamera della disperazione.

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