Ue: Commissione apre a esenzione dal visto per cittadini turchi. Ma restano da soddisfare alcuni impegni assunti

(Bruxelles) – In data odierna la Commissione europea “ha proposto al Parlamento europeo e al Consiglio dell’Ue di revocare l’obbligo del visto per i cittadini turchi”, a partire da giugno, “a condizione che le autorità turche si allineino, in via prioritaria e conformemente agli impegni assunti il 18 marzo 2016, ai parametri di riferimento ancora in sospeso della relativa tabella di marcia per un regime di esenzione dal visto”. La proposta è accompagnata da una relazione sui progressi compiuti dalla Turchia in tale ambito di reciproca cooperazione. Frans Timmermans, primo vicepresidente della Commissione, ha chiarito: “La Turchia ha fatto passi da gigante, soprattutto nelle ultime settimane, nell’allineamento ai parametri di riferimento della tabella di marcia verso la liberalizzazione dei visti. Sono necessari ulteriori sforzi da compiere in tempi brevi, ma se i progressi della Turchia proseguiranno a questo ritmo il Paese sarà in grado soddisfare anche i restanti parametri”. La liberalizzazione dei visti per i cittadini turchi – tema che solleva perplessità in vari Paesi Ue e nelle stesse istituzioni di Bruxelles – rappresenta per la Commissione un elemento fondamentale della dichiarazione Ue-Turchia seguita al Consiglio europeo di marzo.

La Commissione indica i settori in cui la Turchia non ha ancora soddisfatto gli impegni assunti: la lotta contro la corruzione, la protezione dei dati, la collaborazione con le autorità giudiziarie di tutti gli Stati membri, una cooperazione rafforzata con Europol e la revisione della legislazione e delle pratiche antiterrorismo. Fra i passi mancanti l’adozione dei passaporti biometrici. L’obbligo dei visti sarà comunque revocato solo per soggiorni di breve durata fino a 90 giorni, ad esempio per affari, turismo o motivi familiari. “L’esenzione dall’obbligo del visto non conferisce il diritto di svolgere un’attività lavorativa nell’Ue”, specifica la Commissione.

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