Salute: Dallapiccola (Osp. Bambin Gesù), “la fecondazione assistita ha aumentato la frequenza dei difetti congeniti”

“Il convegno vuole dare un messaggio di speranza ai pazienti che nascono con delle patologie che si manifestano alla nascita. La ricerca scientifica ha infatti cambiato l’approccio verso queste malattie, la qualità della vita è migliorata e in molti casi si è raggiunta la guarigione”. Lo ha detto Bruno Dallapiccola, direttore scientifico dell’Ospedale Bambin Gesù, a margine del convegno “Nascere malati”, organizzato dallo stesso nosocomio. Come ha ricordato il professore, il ricorso alla fecondazione assistita ha aumentato le patologie riscontrate nei feti. “È noto – ha affermato – che aumenti la frequenza dei difetti congeniti, così come delle patologie da imprinting, ovvero da alterata regolazione del genoma, perché spesso si usano dei gameti che non hanno completato la loro maturazione, o la nascita dei prematuri sottopeso. La fecondazione è uno strumento importantissimo per dare la possibilità alle coppie in difficoltà ad avere bambini, ma si devono ricordare tutti i problemi correlati a questo intervento”. “Le coppie che vogliono avere un bambino – ha aggiunto – possono compiere un esame di autovalutazione per vedere se c’è un rischio genetico alto”. Infatti, secondo il direttore scientifico, “l’insieme degli stili di vita, l’abuso di certe sostanze, le condizioni ambientali, l’alimentazione, specie la vegana, e le malattie della mamma possono cambiare la qualità della vita e determinare le patologie nel feto”. Inoltre, ha concluso, “oggi sappiamo che ogni coppia trasmette 70 mutazioni genetiche, sebbene non tutte negative, e che siamo tutti geneticamente imperfetti. Perciò anche due persone normali possono generare un figlio non normale”.

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