Papa Francesco: Scalfari (Repubblica), “non mi sono convertito”

“Con altri Papi ho polemizzato ma senza incontrarli. Quando poi fu nominato Papa Francesco ho scritto articoli in parte favorevoli e in parte facendo domande, premettendo che ero un ‘non credente’, non ‘miscredente’, c’è una sottile differenza. Non pensavo ci fosse una risposta. Ma dopo due settimane ricevetti una letterina di poche righe scritta da monsignor Becciu che mi diceva Sua Santità ha letto, è interessano e risponderà”. Così, Eugenio Scalfari ospite con monsignor Nunzio Galantino Segretario generale della Cei, al primo appuntamento di “Processo al potere”, il ciclo di incontri promosso da Editori Laterza, al teatro Eliseo di Roma, dedicato alle figure forti della politica e della società (Papa Bergoglio, Angela Merkel, Beppe Grillo e Matteo Renzi) e questa sera dedicato al potere religioso e alla figura di Jorge Mario Bergoglio. Alla domanda della conduttrice Lucia Annunziata se si fosse convertito, Scalfari risponde: “Un giorno gli ho detto che alcuni amici mi avevano detto: stai attento che se vai avanti così finisce che ti converti. E io dissi al Papa che c’era questo pericolo. Ma Bergoglio disse: ‘non c’è pericolo perché lei ha un pensiero molto lucido e poi perché non ho intenzione di fare proselitismo, perché la chiesa missionaria deve capire prima con chi parla e poi evocare il bene che c’è in ciascuno di noi che vinca il male che c’è in noi. Terza ragione: ho bisogno di parlare con un non credente che apprezza la predicazione di Cisto: noi ci stimoliamo a vicenda, se lei si converte ne devo cercare un altro come lei ed è una faticaccia’”.

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