1.569 persone inviate in Africa; 41 Paesi di intervento, 217 ospedali serviti con 163 programmi di intervento in oltre 65 anni di attività. Sono questi i “numeri” che raccontano l’avventura di Medici con l’Africa Cuamm, che oggi vede circa 180 cooperanti impegnati in 7 paesi dell’Africa a sud del Sahara. Sabato prossimo, 7 maggio, tutto questo mondo si radunerà attorno a Papa Francesco, per mettere al centro l’Africa.  “Questa udienza speciale che il Santo Padre ci concede – afferma don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm, a proposito della prossima udienza in Aula Paolo VI, cui parteciperanno migliaia di persone, singoli e gruppi, volontari, sostenitori e amici, cooperanti, medici e non, giovani e meno giovani, famiglie, bambini –  ci onora e ci motiva a proseguire sulla strada intrapresa oltre 65 anni fa. Per noi è molto importante il “con”: non vogliamo essere con l’altro ma per l’altro. Affrontiamo queste sfide con le chiese e i governi locali, insieme, nella logica della responsabilità reciproca, affiancandoci nella gestione dei servizi e nella formazione del personale”. Dal 1950 Medici con l’Africa Cuamm si impegna per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane, e lo fa andando dove nessuno vuole andare a portare aiuto, “nell’ottica dello sviluppo, del tempo lungo, del rimanere a fianco delle popolazioni locali ad affrontare l sfide che ogni giorno si presentano”, si legge in una nota. Come in Sierra Leone durante l’epidemia di Ebola.