Migrazioni: Avramopoulos (Commissione Ue), “asilo, regole comuni e ripartizione più equa delle responsabilità”

Bruxelles, 4 maggio: Dimitris Avramopoulos illustra le proposte per la riforma del sistema comune di asilo (foto SIR/CE)

(Bruxelles) – “Il principio fondamentale resta lo stesso: i richiedenti asilo devono presentare domanda d’asilo nel primo Paese di ingresso, salvo che non abbiano famiglia in un altro Stato; ma il nuovo meccanismo, per assicurare l’equità, garantirà che nessuno degli Stati membri si ritrovi con un’eccessiva pressione sul suo sistema di asilo”, come accade oggi per Italia e Grecia. Questa la logica che sottende la proposta odierna della Commissione Ue per la revisione del sistema comune di asilo. Le proposte dell’Esecutivo comprendono anche “la trasformazione dell’attuale Ufficio europeo di sostegno per l’asilo (Easo) in una vera e propria agenzia dell’Unione europea per l’asilo, per riflettere il suo ruolo di rilievo nel nuovo sistema, e il rafforzamento di Eurodac, la banca dati delle impronte digitali dell’Ue, per gestire meglio il sistema di asilo e per contribuire a contrastare la migrazione irregolare”. Dimitris Avramopoulos, commissario per la migrazione e gli affari interni, ha dichiarato: “Dall’attuale crisi dei rifugiati è emerso con assoluta chiarezza che il sistema europeo di asilo deve cambiare. È giunto il momento di riformare il sistema e di renderlo più giusto, sulla base di regole comuni e di una ripartizione più equa delle responsabilità. Ci impegneremo a fondo e lavoreremo fianco a fianco con il Parlamento europeo e gli Stati membri. Dobbiamo concretizzare queste proposte il più rapidamente possibile”.

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