Cardinale Bagnasco: Brexit, “esprime un disagio che deve far riflettere gli organismi europei”

Brexit, il referendum che tra meno di due mesi  si terrà nel Regno Unito per decidere se il paese debba rimanere nell’Unione Europea o lasciarla, lancia all’Europa un chiaro messaggio di “disagio” con il quale il popolo inglese sta vivendo il patto di unione e quindi richiede un “grande esame di coscienza da fare prima e al di là del risultato del Referendum stesso”. Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi italiani, intervenendo questa mattina ad una conferenza stampa della presidenza del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa che ieri mattina è stata ricevuta da papa Francesco. Rispondendo ad una domanda sul Brexit, il cardinale ha detto: “Ci sentiamo di dire che dobbiamo cogliere il messaggio generale che c’è dentro questa situazione che evidentemente esprime un disagio oggettivo che deve far riflettere seriamente gli organismi europei perché l’Europa non sia sentita come una realtà pesante ma come una realtà materna e paterna dove c’è rispetto per il volto di ciascuno e dei singoli popoli”.  Essere in Europa non significa “azzerare le storie nazionali, i volti dei singoli popoli”. Si tratta di “una tentazione che deve essere sempre superata, pena il fatto che si blocchi il processo di unificazione e che i singoli popoli avvertano l’Europa come presenza pesante anziché rispettosa e propositiva”. Il cardinale ha quindi parlato di un momento di cammino europeo “lento e difficile” che chiede un “cambio di marcia, un salto di qualità”. “Pensare di risolvere i problemi solo a livello legislativo – ha detto – sarebbe come volare con un’ala sola”. Secondo l’arcivescovo italiano occorre “aiutare l’uomo europeo a non chiudersi in se stesso” e ad “imparare a vivere insieme perché se non lo sanno fare gli uomini, come lo potranno fare gli Stati?”.

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