Orionini: don Tarcisio Vieira è il nuovo superiore generale

È brasiliano, ha 52 anni e si chiama Padre Tarcisio Vieira. È lui l’8° successore di Don Orione alla guida della Piccola Opera della Divina Provvidenza, una congregazione religiosa presente in una trentina di nazioni. Ne dà notizia una nota stampa. Il nuovo superiore degli Orionini è stato eletto ieri dai membri delegati del 14° Capitolo generale in svolgimento presso Tortona con il tema “Servi di Cristo e dei poveri”, fedeltà e profezia in dialogo con le periferie della povertà e della nuova evangelizzazione. P. Tarcisio Gregório Vieira è nato il 25 maggio 1964, ad Ouro Branco in Brasile, in una parrocchia guidata dagli Orionini. Dopo il regolare curriculum formativo, emise i Voti il 5 gennaio 1983 e divenne Sacerdote il 22 dicembre 1991. A Brasilia, svolse incarichi pastorali, di formazione, fu segretario provinciale e anche addetto nella Nunziatura apostolica di Brasilia. Nel settembre 2001, fu chiamato a Roma, come officiale della Congregazione dei vescovi fino a quando, nel dicembre 2007, fu nominato consigliere generale della Congregazione. Nel 2010, ritornò in Brasile divenendo superiore provinciale delle comunità orionine del Nord Brasile. È il primo brasiliano a divenire superiore generale dei Figli della Divina Provvidenza. Succede a Don Flavio Peloso che ha guidato la Congregazione per 12 anni. “Con don Tarcisio Vieira, la Congregazione inizia una nuova tappa di cammino caratterizzata dalle indicazioni del 14° Capitolo generale”. Insieme al Superiore generale sono stati eletti anche il vicario generale, don Oreste Ferrari, l’economo generale, don Fulvio Ferrari e i membri del consiglio generale: don Pierre Assamouan Kouassi della Provincia “Notre Dame d’Afrique” (Bonoua), don Fernando Fornerod della Provincia di “Nuestra Señora de la Guardia” (Buenos Aires), don Laureano De La Red Merino della Vice-Provincia “Nuestra Señora del Pilar” (Madrid). “Il nostro tempo è condizionato da una cultura che non pone più al centro la dignità della persona umana ma il denaro – ha osservato Padre Tarcisio Vieira – moltiplicando nuove forme di povertà, di emarginazione, di indifferenza, di corruzione, con conseguenze sul futuro dei più deboli, dei giovani e di interi popoli. Noi Orionini, seguendo Gesù “buon samaritano”, Don Orione “stratega della carità” e la Chiesa “in uscita” di Papa Francesco, cercheremo di aprire ancor più “ospedali da campo”, luoghi accoglienti e direi “sacramentali” in cui toccare la carne di Cristo nei poveri e fare esperienza della Divina Provvidenza e della fraternità umana”. Di fatto, l’Opera Don Orione ha nel suo genio sia lo sviluppo di forme di carità di “pronto soccorso” e sia forme di “carità specializzata” in grandi istituzioni educative e assistenziali, entrambe concepite come “fari di fede e di civiltà”, secondo la nota espressione di San Luigi Orione.

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