“Lo scorso ottobre ero a Sotto il Monte per un incontro di giovani. Abbiamo celebrato il centesimo anniversario dell’amato cardinale Capovilla, ringraziando Dio per la sua lunga vita di fedeltà e di coraggio e per l’incrollabile sostegno che è stato per il Papa Giovanni XXIII”. È frère Alois, priore di Taizé, a ricordare il porporato scomparso ieri. “Ho potuto esprimere al cardinale tutto quello che dovevamo a questo santo pontefice: ciò che viviamo a Taizé come comunità ecumenica sarebbe impensabile senza Giovanni XXIII e il Concilio Vaticano II. Ogni volta che abbiamo avuto l’occasione di incontrare mons. Capovilla, ha voluto ricordare la fiducia che Papa Giovanni aveva in frère Roger, il fondatore della nostra comunità”. L’attuale priore osserva: “Il cardinale ha detto una volta durante un incontro di giovani queste toccanti parole: ‘Sin dal primo incontro con il fratello Roger, undici giorni dopo l’elezione al papato, lo accolse braccia aperte, a lui che chiedeva: Santo Padre, come mai vi fidate di noi? rispose: avete gli occhi innocenti’. Dopo la scomparsa del Papa, Loris Capovilla è sempre rimasto vicinissimo a noi. La sua morte addolora profondamente i nostri cuori, perché per la nostra comunità è la fine di quasi sessant’anni di amicizia”.