Carceri: Da Cunha (Ccee), “invece della radicalizzazione, Chiesa offre misericordia per scoprire che una vita nuova è possibile”

(Strasburgo) Le persone in detenzione e la Convenzione europea dei diritti dell’uomo, il fenomeno della radicalizzazione nelle carceri, il tema della prevenzione contro ogni forma di tortura, le linee guida del Consiglio d’Europa sulla radicalizzazione nelle carceri, la spiritualità del cappellano penitenziario e la celebrazione del Giubileo della misericordia: sono alcuni dei temi segnalati dal Ccee che saranno affrontati a Strasburgo (30 maggio–1 giugno) in occasione dell’Incontro europeo dei cappellani penitenziari. Mons. Duarte da Cunha, Segretario generale del Ccee, a questo proposito afferma: “Il Ccee partecipa all’organizzazione di quest’incontro cosciente della tragedia umana e sociale che un uso improprio della religione per scopi violenti e volto al terrorismo reca all’intera società. Invece della radicalizzazione, la Chiesa offre la misericordia che porta a scoprire che una vita nuova è possibile. La cura pastorale dei nostri cappellani parte da lì, da questo amore incondizionato per l’uomo e la sua dignità”. “La condanna per i misfatti del detenuto la lasciamo all’ordinamento giuridico degli Stati – aggiunge da Cunha –; con l’Anno della misericordia indetto da Papa Francesco stiamo vivendo un tempo in cui ci impegniamo perché nessuno pensi di essere dimenticato da Dio”. L’incontro di Strasburgo “avrà anche questo scopo: aiutare i cappellani a fare vivere ai detenuti il Giubileo della misericordia dei carcerati che sarà celebrato anche a Roma il 6 novembre prossimo”.

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