Accoglienza: mons. Perego (Migrantes), “chiamati ad alimentare corretta informazione su chi sbarca”

“Nelle comunità cristiane – sottolinea il direttore di Migrantes monsignor Giancarlo Perego parlando dei recenti naufragi nel mar Mediterraneo – “siamo chiamati ad alimentare, dopo l’appello di papa Francesco e il vademecum dei vescovi italiani, una corretta informazione sulle storie di chi sbarca sulle nostre coste, per evitare letture distorte e false che alimentano paure e discriminazioni; esperienze di accoglienza diffusa, in parrocchia e famiglia, che si aggiungono ai circa 2mila luoghi accoglienza che ospitano nelle strutture ecclesiali oltre 23mila persone; 1000 microprogetti che possano dare una segno chiaro e concreto di cooperazione allo sviluppo nei Paesi di origine delle persone migranti che sbarcano sulle nostre coste. A tutto questo si aggiunga una nuova storia di ‘obiezione di coscienza alle armi’, a fronte di chi alimenta paura e sicurezza solo attraverso muri e armi diffuse. Dalla responsabilità di ciascuno per la pace e per la giustizia, per l’accoglienza e la cooperazione rinasce la democrazia in Europa e si prepara il futuro. Per l’Italia, Lampedusa, Pozzallo, Augusta e tutti i porti devono diventare una ‘porta aperta’ e non un luogo chiuso (hot spot) per salvare, accogliere e tutelare le vittime di conflitti, di disastri ambientali, di tratta e violenza” conclude mons. Perego.

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