Scuola paritaria: Volontè, Italia al 47° posto sulla libertà di educazione

Quattro indicatori per elaborare un Indice globale indipendente sulla libertà di educazione nel mondo. Ad illustrarli questo pomeriggio alla Camera dei deputati è Luca Volontè, presidente della Fondazione Novae Terrae che insieme a Oidel, organizzazione no profit riconosciuta da Onu, Consiglio d’Europa e Unesco, ha curato il Rapporto globale 2015/2016 sulla libertà di educazione, presentato lo scorso gennaio a Ginevra e oggi al centro dell’incontro romano. Dal Rapporto emerge che sui 136 Paesi analizzati, il 94% della popolazione mondiale, l’Italia si pone al 47° posto, mentre i primi cinque sono Irlanda, Olanda, Belgio, Malta e Danimarca. Partendo dalle disposizioni dell’articolo 13 della Convenzione internazionale sui diritti economici, sociali e culturali, l’Indice è costituito dalle disposizioni costituzionali e legislative riguardanti la libertà di scelta educativa dai genitori nei confronti dei figli, compreso l’homeschooling; dal sostegno pubblico alla libertà educativa (voucher per famiglie, sostegno diretto alle scuole, stipendi degli insegnanti, costi per infrastrutture ed edifici ecc.); dal tasso di iscrizione netto alla scuola primaria; dal grado di partecipazione degli studenti nelle scuole paritarie. Nel 2014, ha aggiunto Volontè, si è costituito un Gruppo permanente di esperti internazionali (Gruppo Socrates) per “analizzare difficoltà e buone pratiche in materia presenti nei vari paesi del mondo”. L’Indice globale valuta ogni due anni l’evoluzione delle politiche dei singoli Stati e il rispetto e promozione del diritto alla libertà di educazione a livello internazionale.

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