Iraq: Save the Children, 50mila civili in trappola a Falluja. Liberare le famiglie e i bambini

Sono circa 50mila i civili ad essere costretti nella città irachena assediata di Falluja senza poter sfuggire, mentre è in corso una nuova offensiva militare intorno alla città. È fondamentale che vengano garantiti percorsi sicuri per permettere ai bambini e alle loro famiglie di fuggire. Questo l’allarme di Save the Children, mentre aspri combattimenti infuriano intorno alla città, ormai sotto assedio da cinque mesi. Posti di blocco militari e ordigni esplosivi improvvisati piazzati lungo le strade da gruppi armati, avverte l’organismo solidale, hanno impedito alla maggior parte dei civili di fuggire e i percorsi per portare rifornimenti alla città sono completamente interrotti dallo scorso gennaio, senza che alcun tipo di aiuto possa entrare all’interno. I mercati hanno esaurito le forniture di cibo e le medicine stanno scarseggiando, esponendo i bambini malati e le persone più anziane a un forte rischio. Migliaia di bambini soffrono la mancanza del latte, che durante l’assedio ha raggiunto il prezzo di 50 dollari per una singola lattina di latte artificiale in polvere. Anche il prezzo di altri prodotti alimentari di base e del carburante è salito alle stelle.

Sempre secondo i dati raccolti dall’Organizzazione, inoltre, fino a 700 persone, tra cui 400 bambini, sarebbero riuscite a fuggire dalla città nelle ultime ore. Nonostante ciò molte migliaia di persone restano intrappolate al suo interno. “Ora che le operazioni militari si stanno intensificando ulteriormente, è letteralmente questione di vita o di morte che i bambini e le loro famiglie possano uscire dalla città in un modo sicuro. Tutte le parti in conflitto devono garantire ai civili dei percorsi sicuri e le autorità devo assicurare ai bambini in fuga con le loro famiglie la protezione di cui hanno bisogno”.

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