“La basilica di San Nicola piena di tanti giovani significa che ci sono adulti che hanno seminato tanto e bene e che hanno insegnato alle nuove generazioni a sognare sulle ali della legalità, della giustizia e della speranza. Questa grande partecipazione sia da incoraggiamento ai volontari della Fondazione a proseguire il percorso di lotta contro una piaga economica e sociale che annulla anche la dignità della persona”. Lo ha affermato ieri sera l’arcivescovo di Bari-Bitonto, monsignor Francesco Cacucci, al termine del concerto “La musica contro l’usura”, svoltosi nella gremitissima basilica di San Nicola per volontà della Fondazione antiusura san Nicola e santi Medici di Bari. Monsignor Alberto D’Urso, segretario della Consulta nazionale antiusura nonché presidente e fondatore della fondazione, ha invece ringraziato i presenti perché “ci aiutate a credere che se si organizza l’usura, si può organizzare la cultura della prevenzione, della sobrietà e della lotta all’usura”. Prima dell’esibizione artistica, sono stati forniti alcuni dati dell’impegno più che ventennale della fondazione barese. Tra questi le 5.500 tra persone e famiglie ascoltate (360 solo nel 2015), i 5 milioni e 195mila euro erogati con fondi propri (81mila euro nell’anno scorso) attraverso finanziamenti bancari, sovvenzioni a titolo gratuito e beneficenze, i 43,5 milioni di euro di finanziamenti garantiti con fondi statali compresi gli 816mila euro nel 2015 (di cui 533mila in via di erogazione).
“Sappiamo bene che il lavoro dei nostri volontari rappresenta una goccia nel mare dei bisogni”, ha aggiunto mons. D’Urso richiamando i dati Istat resi noti in questi giorni. “Sono dati che ci parlano anche del tasso di occupazione nel 2025 prossimo a quello del 2010, di 2 milioni di famiglie italiane senza redditi da lavoro e di un crescente numero di famiglie che sta vendendo la casa comprata con un mutuo e soprattutto con tanti sacrifici”.