Sant’Antonio: Padova, in basilica si prepara la ricorrenza. Padre Poiana (rettore), “prendersi cura della cosa pubblica”

“L’esempio di sant’Antonio ci fa capire che prendersi cura della cosa pubblica non è un impegno riservato a qualcuno, ai politici di turno, ma è di tutti. Il bene comune si costruisce insieme, lottando per salvaguardare la vera umanità dell’uomo, rinunciando agli egoismi, agli interessi di parte, e prendendosi cura prima di tutto di coloro che sono più deboli”. Lo ha affermato oggi padre Enzo Poiana, rettore della basilica del Santo di Padova, nel corso dell’undicesima video-meditazione dei “Tredici martedì”, il percorso che accompagna i devoti alla festa del 13 giugno.

“Sant’Antonio – ha spiegato il rettore – non si limitò a esortare i contemporanei a vivere una spiritualità disincarnata, in fuga dal mondo, ma li aiutò a vivere il Vangelo nella vita concreta, a metterlo in pratica”. “Uno degli interventi che lo hanno visto promotore di maggior giustizia sociale nella Padova del suo tempo – ha proseguito padre Poiana – è stata la richiesta di modifica degli Statuti comunali, che prevedevano il carcere a vita per i debitori insolventi caduti in disgrazia vittime dell’usura. Il documento cita espressamente la petizione di frate Antonio”. Per il rettore, “se riuscissimo a capire che la gioia vera è nel dare e non nel ricevere, che la gioia vera abita la casa della misericordia, che il senso della nostra vita è spenderla e non conservarla, allora il nostro volto risplenderà della stessa luce di Cristo, quella luce che i contemporanei del Santo hanno visto risplendere sul volto di sant’Antonio”.

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