Finanza: Bricchetti (Credit Access Asia), il microcredito funziona e cresce a ritmi straordinari

Il microcredito fa sul serio. L’esperienza di Credit Access Asia dimostra come sia possibile coniugare finanza, solidarietà e sviluppo con risultati eccellenti anche dal punto di vista economico. Lo dimostrano i dati presentati da Paolo Bricchetti al workshop “La Chiesa cattolica e la sfida degli investimenti responsabili” che si è svolto questa mattina a Roma presso la sede della Cei. L’azienda è impegnata in India, Indonesia, Filippine e Vietnam, ha attualmente 1 milione e 600 clienti, 576 filiali e un portafoglio di 360 milioni di euro, ma il tasso di crescita è così forte che per il 2020 conta di passare a 7 milioni di clienti e a un portafoglio di 2,7 miliardi. È finanza vera, che crea lavoro e reddito in quei Paesi sostenendo microimprese in larghissima misura gestite da donne, che garantisce un ritorno economico ai suoi azionisti, ma ha sempre in primo piano il suo ruolo sociale. “Ogni nostro cliente è una persona che chiude i conti con l’usura – ha spiegato Ricchetti – perché la sua attività non avrebbe mai avuto credito dal sistema bancario tradizionale. E il rapporto che abbiamo con lui è anche educativo e di formazione umana”. I contatti sono infatti settimanali e in ogni incontro una parte è dedicata a quest’ultimo aspetto. Attualmente la formazione è incentrata sul tema dell’acqua, una questione sempre più cruciale a livello globale, ma affrontata con estrema concretezza. Si va dall’educazione sanitaria alla preservazione e conservazione dell’acqua potabile, fino alla dotazione di un bagno nelle case, finanziata e realizzata coinvolgendo piccole imprese edili. Credit Access Asia è nata dieci anni fa per iniziativa di un gruppo di imprenditori italiani ed è sostenuta anche dalla Conferenza episcopale italiana.

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