Cardinale Bagnasco: lettera in vista del Congresso eucaristico nazionale. “Non possiamo tenere per noi l’amore che incontriamo nel Sacramento”

“L’Eucaristia – prosegue il testo del cardinale Bagnasco diffuso oggi in vista del Congresso eucaristico nazionale – è molto di più di un rito da ripetere; è Cristo da incontrare. Da incontrare per lasciarci scaldare dalla sua Parola, abbracciare dalla sua infinita tenerezza, salvare dal dono della sua croce. La divina Eucaristia è presenza di Gesù Redentore: Egli è con noi tutti i giorni fino alla fine, è presente nel mistero del pane e del vino consacrati, è sacramento dell’amore immolato, è cibo e bevanda di noi pellegrini nel tempo verso il Cielo, è esperienza della misericordia di Dio”. “Che cosa saremmo senza Gesù‐Eucaristia, presente nei tabernacoli delle nostre chiese, sui nostri altari?”, ha domandato il porporato. Per noi, infatti, “la vita sarebbe come un giorno senza sole” perché “la Chiesa, che è il Corpo del Signore, nasce da questo mistero grande che, ogni volta, la rigenera, e la rende più bella attraverso la bellezza umile dei nostri cuori, della carità rinnovata, della comunità purificata”.
“Una Chiesa autenticamente eucaristica – ha proseguito – è una Chiesa missionaria, cioè che esce sulle strade, entra in ogni ambiente con il coraggio umile del discepolo che sa di avere una grande notizia da portare, un dono da offrire ovunque. Non possiamo, infatti, tenere per noi l’amore che incontriamo nel Sacramento: esso chiede di essere comunicato e condiviso con tutti”. “Cari amici – conclude il cardinale – prepariamoci e siamo tutti presenti” perché “il Signore, ci invita e ci attende. Noi tutti, insieme, vogliamo rispondere. Vi ringrazio, e con affetto benedico voi e le vostre famiglie”.

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