Evangelizzazione: mons. Fernandez, “siamo missionari” perché con Cristo “la vita diventa piena”

Con Cristo “la vita diventa molto più piena” e “con lui è più facile trovare un senso a tutto. Per questo siamo missionari”. È la tesi centrale del volume “Uscire per annunciare” (Bologna, Emi 2016) dell’arcivescovo Victor Manuel Fernandez, rettore della Pontificia Università cattolica argentina, di cui L’Osservatore Romano offre oggi un’anticipazione. Il Vangelo, scrive Fernandez, “è indispensabile per essere felici, per crescere, per realizzarsi in quanto esseri umani. Noi crediamo che il Vangelo risponde ai bisogni più profondi delle persone perché esse sono state create per ciò che il Vangelo ci propone: l’amicizia con Gesù e il comandamento dell’amore”. “L’entusiasmo di predicare Gesù Cristo si basa su tale convinzione”. Non a caso nell’Evangelii gaudium Papa Francesco afferma che “siamo missionari perché siamo convinti che ‘il Vangelo risponde alle necessità più profonde delle persone'”. Per questo, argomenta l’arcivescovo, “non sta in piedi la scusa di chi sostiene di non poter essere missionario perché, secondo lui, sarebbe un’imposizione di qualcosa che agli altri non interessa”. Ed oggi, che “non affermiamo più che solo i cristiani si salveranno, o che in cielo non c’è posto per chi non è cattolico”, annunciare Cristo ai non cristiani o a quelli che non credono “non è solo perché non siano condannati e si salvino”. “Desideriamo che incontrino Gesù e che la loro vita si trasformi grazie all’amicizia con lui”, che “possano mettere a frutto un dialogo con lui, che sperimentino cosa significa affidare la propria vita nelle sue mani e raccontargli le profondità del loro cuore”, che “lo conoscano sempre meglio e “assaporino la speranza che germoglia dall’incontro con lui”. “Noi desideriamo – conclude Fernandez – che raggiungano questa pienezza nella vita quaggiù, non ci basta che si salvino e vadano in cielo”.

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