(Bruxelles) “Spero che il Regno Unito scelga di restare nell’Unione europea, per il proprio bene e per il bene dell’Ue, ma spero anche che in futuro sia disposta a essere un membro più generoso e meno divisivo”: così termina il contributo del gesuita inglese Frank Turner dedicato al referendum del prossimo giugno sull’appartenenza o meno del Regno Unito all’Unione, ospitato sul numero di maggio di Europeinfos, mensile dei vescovi della Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece), ora on line. Turner critica che il dibattito “si sia significativamente concentrato su argomenti relativi a quale decisione serva al meglio gli interessi economici della Gran Bretagna, senza mai discutere sulla domanda ‘che cosa è meglio per l’Ue?’”. L’economia, e non la democrazia, è il fulcro del dibattito elettorale inglese ed è “per questo che” Londra “è a disagio con l’appartenenza all’Ue”, comunità politica prima che economica. Allo stesso modo “il governo britannico vede l’appartenenza all’Unione come mezzo per la propria prosperità piuttosto che come impegno per un bene generale che la comprenda”. Tra le questioni di attualità esaminate dal mensile Comece figurano inoltre Papa Francesco con la sua visita a Lesbo e il premio Carlo Magno; la denuncia emersa nelle scorse settimane di una persecuzione in corso nei campi di accoglienza in alcuni Paesi europei contro la minoranza cristiana da parte di fondamentalisti islamici (www.europe-infos.eu).