“Una famiglia dove manca il lavoro è un realtà dove manca l’armonia e il pane. L’assenza di lavoro nelle famiglie è un autentico dramma sociale che constato con mano ogni giorno della mia vita di pastore”. Lo ha detto il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, nell’omelia della Messa celebrata ieri, nella cattedrale di San Lorenzo. “Le lacrime delle donne e degli uomini che non hanno un’occupazione o che l’hanno persa, sono le lacrime di Gesù”, ha ammonito il porporato: “Sono le lacrime del Padre verso i figli. Verso quei figli che pensano di essere dei falliti e che in alcuni casi, disperati, giungono perfino a togliersi la vita. Tutto questo è inaccettabile. E in quest’anno giubilare, dove giustizia e misericordia si fondono insieme, questo dramma non può passare in secondo piano”. Oggi, per Bassetti, siamo in una situazione in cui le famiglie vivono per il lavoro e assomigliano a dei “nomadi produttivi”: “Nella maggior parte dei casi sono costretti da orari di lavoro sempre più oppressivi e stressanti”, ha denunciato. In altri casi, “sono conquistati dal desiderio del successo e dalla volontà di affermazione”. “Non possiamo chiudere gli occhi davanti alla precarietà lavorativa a cui sono costretti i nostri giovani”, l’altro grido d’allarme del cardinale, che ha chiesto “l’impegno di tutti, istituzioni e imprenditori, a contrastare il precariato che impedisce a tanti giovani di realizzare il proprio progetto di vita”.