Inghilterra: governo Cameron e lotta a estremismo. I vescovi inglesi, procedere con “cautela”. A rischio diritto di espressione

L’imminente legislazione del governo Cameron per contrastare l’estremismo deve essere varata “con diligenza e previa attenta considerazione”. I vescovi cattolici chiedono dunque prudenza al governo inglese che intende presentare norme più severe per combattere il terrosismo e l’estremismo di radice islamica.   Ad anticipare le proposte di legge dell’esecutivo è stata la regina Elisabetta nel corso del Queen’s Speech a Westminster. Immediatamente dopo il suo discorso, la Conferenza episcopale inglese ha pubblicato una dichiarazione in cui si dice: “È fondamentale che le misure che si prendono per proteggere la pubblica sicurezza non vadano inavvertitamente a limitare la libertà di parola o a mettere ai margini le comunità. Il modo migliore per combattere i credi estremisti sarà sempre quello che passa attraverso la promozione di un’effettiva integrazione”.

La Regina ha anche annunciato nel suo discorso la riforma del governo di David Cameron per le carceri britanniche che mira ad offrire “una seconda possibilità” a chi commette un reato dando maggiore autonomia agli istituti detentivi, per promuovere innovativi programmi di reinserimento in società. Su questo argomento ha preso la parola mons. Richard Moth, responsabile della Conferenza episcopale inglese per le prigioni. “Si tratta di una straordinaria opportunità – scrive il vescovo – mettere la redenzione al cuore delle nostre prigioni. E’ solo aiutando le persone a cambiare la loro vita che si può creare una società più sicura e civilizzata. La Chiesa ha una esperienza forte e può dare un contributo. I nostro cappellani lavorano in ogni prigione e sono spesso in prima linea nel supportare i detenuti nella loro riabilitazione”.

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