Hiv-Aids: Rizzini (ViiV Healthcare), “il progetto Epiical rappresenta un modello operativo unico”

Il Progetto Epiical, presentato oggi a Roma, all’Ospedale Bambino Gesù, è sostenuto nella sua interezza da un contributo non condizionante di ViiV Healthcare, unica azienda farmaceutica totalmente dedicata all’infezione da virus Hiv-Aids. L’investimento previsto per l’iniziativa è di 8 milioni di euro nei prossimi cinque anni. “ViiV Healthcare – ha spiegato Paolo Rizzini, direttore medico e scientifico di ViiV Healthcare – sta perseguendo diverse linee di ricerca, cercando di agire sia sul miglioramento della terapia antivirale sotto il profilo della tollerabilità e convenienza, sia sulla scoperta di farmaci con nuovi meccanismi di azione, anche grazie ad una pipeline di grande interesse che recentemente si è di molto allargata grazie all’acquisizione dei principi attivi di Bristol Myers Squibb. Siamo anche impegnati nell’area immuno-biologica dell’interferenza con l’infezione al fine di portare a remissione completa della malattia. Il progetto Epiical rappresenta un modello operativo unico che consentirà di capire precocemente quali farmaci in sviluppo saranno maggiormente promettenti e quindi di accelerare l’accesso all’innovazione per i malati”.
In Italia ogni anno si registrano 4 mila nuovi casi di Hiv e riguardano soprattutto i giovani tra i 25 e i 29 anni. Di questi il 60% viene scoperto in una fase tardiva di infezione. La Lombardia, con circa 20mila persone sieropositive, è tra le regioni italiane più colpite, insieme a Lazio, Emilia Romagna e Liguria. In Italia sono 120mila le persone che convivono con l’Hiv: a fronte di un importante calo della mortalità grazie alle terapie, si segnala una drastica riduzione dell’informazione in merito alla malattia.
Secondo il Bollettino del Centro operativo Aids dell’Istituto superiore di sanità, la maggioranza delle nuove diagnosi di infezione da Hiv è attribuibile a rapporti sessuali non protetti, che costituiscono l’84.1% di tutte le segnalazioni. Il 27.1% (1 su 4) delle persone diagnosticate come Hiv positive è di nazionalità straniera. Il 37% degli italiani non si è mai sottoposto al test Hiv e il 5% delle persone che vivono con Hiv non lo ha mai detto al proprio partner. Il 40% delle persone sieropositive non rivela ai familiari di aver contratto il virus e il 74% non lo dichiara nel contesto lavorativo.

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