Hiv-Aids: Giaquinto (Fondaz. Penta), “c’è ancora bisogno di individuare nuovi farmaci”

Studiando in laboratorio quanto avviene nei bambini, quindi, si pongono le basi per trovare nuove cure destinate a tutti. Proprio perché l’infezione da virus Hiv-Aids è diventata una patologia “cronica”, poiché i soggetti infetti raggiungono una sopravvivenza ormai pari a quella dei soggetti sani, si scoprono effetti legati alla persistenza del virus nell’organismo, anche quando il virus non è individuabile nel sangue. Ad esempio, oggi si sa che l’infezione causa l’infiammazione cronica e l’attivazione del sistema immunitario, condizioni che possono comportare un accelerato processo di invecchiamento e facilitare il rischio di coinfezioni e comorbilità che possono essere affrontate con maggior difficoltà. “Per tutti questi motivi oggi c’è ancora bisogno di individuare nuovi farmaci, che possano giungere prima possibile al malato – afferma Carlo Giaquinto del Dipartimento di salute della donna e del bambino dell’Università di Padova e presidente della Fondazione Penta. Il progetto Epiical si giova della piattaforma di ricerca e raccolta dati di Fondazione Penta (Paediatric European Network for Treatment of AIDS), nata nel 1991 e poi sviluppatasi come network europeo per gli studi clinici indipendenti sui bambini affetti da Hiv-Aids. A questo progetto aderiranno centri di tutto il mondo, nell’ambito di una rete che comprende oltre 90 strutture in 18 paesi di Europa, Africa, Asia e America Latina”.

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