Cardinale Bagnasco: per famiglie “discernimento” alla luce “dell’insegnamento della Chiesa e dell’orientamento del vescovo”

“Il discernimento è il compito di ogni pastore in mezzo alle situazioni di vita delle famiglia”: un discernimento che, “ha scritto il Papa, deve avvenire alla luce dell’insegnamento della Chiesa e dell’orientamento del vescovo”. Rispondendo alle domande dei giornalisti nel corso della conferenza stampa di chiusura della 69ª Assemblea dei vescovi, il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, ha precisato che durante i lavori i vescovi non hanno affrontato il tema della famiglia – “non era nell’ordine del giorno della nostra Assemblea” – e ha annunciato che tale argomento potrà essere preso in esame dai presuli italiani nel prossimo Consiglio episcopale permanente, in programma a settembre. “Non dobbiamo dimenticare ciò che il Papa ha scritto nell’esortazione apostolica Amoris Laetitia”, l’invito del cardinale: “Ci ha dato tanto materiale, da tanti punti di vista, come la preparazione al matrimonio, remota e prossima, le situazioni di difficoltà delle famiglie, il sostegno alle giovani coppie”. Il discernimento, in questa prospettiva, è “un’indicazione di fondo già precisa del Papa: il che non  esclude – ha puntualizzato Bagnasco – che anche come corpo episcopale possiamo affrontare le diverse tematiche, tenendo conto che il Santo Padre ci  ha dato una linea di indirizzo molto significativa”. Unica indicazione, in tema di famiglia, emersa dai lavori dell’ Assemblea che si è conclusa oggi in Vaticano, la necessità di un “coinvolgimento maggiore” delle famiglie nella formazione dei preti, anche nei seminari

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