Assemblea Cei: comunicato finale, la trasparenza è avvertita come obiettivo prioritario

“Sulla via del sacerdote-pastore spesso grava un peso eccessivo, che concerne l’amministrazione dei beni ecclesiastici, complice anche una normativa civilistica complessa. In questo campo, che tocca realtà della comunità – mezzi per raggiungere i fini propri della vita della Chiesa –, la trasparenza è avvertita come obiettivo prioritario, condizione per una partecipazione attiva, responsabile ed efficace dei laici”, si legge ancora nel comunicato finale dell’Assemblea generale della Cei (16 – 19 maggio), diffuso oggi. Questa responsabilità, sottolineano i vescovi, ha bisogno di “una formazione specifica, non solo tecnico-giuridica, ma anche etica ed ecclesiale”. Tra le proposte è stata anche evidenziata la possibilità che la Curia diocesana offra “supporti tecnici di qualità” per sostenere il lavoro dei parroci nella gestione dei beni; “l’impegno a rivitalizzare gli organismi di partecipazione, promuovendo meccanismi virtuosi per giungere alle decisioni, mediante l’ascolto e il coinvolgimento, alla luce di un programma pastorale condiviso; l’importanza di studiare e condividere buone prassi relative alle forme in cui articolare l’amministrazione dei beni all’interno delle unità pastorali”. L’Assemblea ha chiesto che il Consiglio permanente studi “contenuti e forme per mettere a disposizione delle diocesi il lavoro maturato attorno a questo tema, con i punti essenziali della formazione permanente nelle diverse tappe della vita sacerdotale.” In questa prospettiva, si avverte l’importanza di assumere le indicazioni offerte da Papa Francesco e di continuare nelle diocesi il cammino di riforma del clero, che valorizzi pienamente il concilio, focalizzando l’attenzione non sui ruoli o sulle strutture, ma sul presbiterio e sulle comunità”.

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