Vita consacrata: Usg, si apre il 25 maggio l’Assemblea dei superiori generali su “Radicali nella profezia”

“La prospettiva di un ripensamento della teologia della vita religiosa a partire dalla radicalità della profezia è feconda. Rende giustizia agli altri carismi e ministeri, anch’essi chiamati alla radicalità, evita di mettere sulle spalle della vita consacrata un peso che essa di fatto e di principio non è in grado di portare: quello della esemplarità rispetto ad altre vocazioni meno esemplari”. È un passaggio del documento inviato ai superiori generali in vista dell’Assemblea semestrale dell’Unione superiori generali (Usg) che si terrà al Salesianum di Roma dal 25 al 27 maggio. Tema dell’incontro “Vita consacrata: radicali nella profezia”. “La vita consacrata – si legge – è chiamata a indicare lo scarto tra ciò che è in atto e ciò che la generosità dello Spirito rende possibile. La sua natura è dunque questa: essere profezia e configurarsi come spazio che rende vivibile e testimonia quello che è davanti a noi come dono e come responsabilità”. Il pomeriggio del primo giorno è previsto un intervento di fra Mauro Jöhri, ministro generale dei Frati minori cappuccini e presidente dell’Usg, su “I cappuccini e l’emergenza migranti e rifugiati”. Giovedì 26 maggio, al mattino, la riflessione di p. Heinz Kulüke, superiore generale dei Verbiti, su “Riformare la vita consacrata e la missione: radicali nella profezia”; al pomeriggio parlerà don Ángel Fernández Artime, rettor maggiore dei Salesiani, su “La vita consacrata: tra la ‘povertà amorevole’, la necessaria gestione e ‘la tentazione del potere’”. L’Assemblea si chiuderà venerdì 27 maggio con una sintesi e un intervento di p. David Kinnear Glenday, segretario generale dell’Usg.

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