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Papa Francesco: udienza, “poveri e ricchi hanno lo stesso destino”, “ignorare il povero è disprezzare Dio”

foto SIR/Marco Calvarese

“I poveri e i ricchi muoiono, hanno lo stesso destino: tutti noi, non ci sono eccezioni a questo”. A ricordarlo è stato il Papa, commentando nella catechesi odierna la parabola del ricco Epulone e del povero Lazzaro. Quando l’uomo ricco muore, ha ricordato Francesco a proposito del brano evangelico, si rivolge ad Abramo “supplicandolo con l’appellativo di padre: rivendica di essere suo figlio, appartenente al popolo di Dio. Eppure in vita non ha mostrato alcuna considerazione verso Dio, anzi ha fatto di sé stesso il centro di tutto, chiuso nel suo mondo di lusso e di spreco. Escludendo Lazzaro, non ha tenuto in alcun conto né il Signore, né la sua legge”. “Ignorare il povero è disprezzare Dio!”, ha ammonito Francesco, che ha ripetuto: “E questo dobbiamo impararlo bene, ignorare il povero è disprezzare Dio!”. “C’è un particolare”, nella parabola, che secondo il Papa “va notato: il ricco non ha un nome, mentre quello del povero è ripetuto cinque volte, e Lazzaro significa ‘Dio aiuta’”. “Lazzaro, che giace davanti alla porta – ha commentato Francesco – è un richiamo vivente al ricco per ricordarsi di Dio, ma il ricco non accoglie tale richiamo. Sarà condannato non per le sue ricchezze, ma per essere stato incapace di sentire compassione per Lazzaro e di soccorrerlo”.

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