Migrazioni: Commissione Ue, “non tutti i Paesi accolgono” i profughi. Svezia e Germania i più disponibili

(Bruxelles) – Il commissario Ue per la migrazione, Dimitris Avramopoulos, nel presentare il quadro della risposta all’emergenza migratoria, ha dichiarato: “Dobbiamo mettere in atto la pianificazione prevista per le future ricollocazioni. Sollecito quindi gli Stati membri a essere pronti a intervenire. Parallelamente, dobbiamo incrementare i reinsediamenti, per lo più dalla Turchia, ma anche da altri paesi coma il Libano e la Giordania”. I progressi recentemente compiuti “nello smantellare il modello di attività dei trafficanti sono sostenibili solo se si apre anche un canale legale sicuro per i richiedenti asilo. È importante aumentare il ritmo e produrre pieni risultati per quanto riguarda il meccanismo 1 a 1 come parte” dell’accordo Ue-Turchia. Avramopoulos osserva: “Ancora una volta, gli sforzi in materia di ricollocazione sono stati compiuti solo da alcuni Stati membri e Stati associati Schengen”. In base alle ultime informazioni disponibili, “circa 46mila richiedenti asilo e migranti si trovano nella Grecia continentale, in attesa che la loro situazione venga esaminata. La Grecia sta affrontando una crisi umanitaria che richiede un intervento rapido per consentire un ampio numero di ricollocamenti”.

A proposito delle circa 6mila persone reinsediate, il commissario specifica che “sono state ricevute da 16 Stati: Austria, Belgio, Repubblica ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lituania, Paesi Bassi, Norvegia, Svizzera e Regno Unito”. “Il numero di reinsediamenti dalla Turchia continua ad aumentare a mano a mano che gli Stati membri finalizzano le valutazioni dei casi ad essi attribuiti dalla Turchia, attraverso l’Unhcr. Dal 4 aprile 2016, 177 Siriani sono stati reinsediati dalla Turchia. La Svezia ne ha ricevuto il numero più alto (55), seguita dalla Germania (54), dai Paesi Bassi (52), dalla Finlandia (11) e dalla Lituania (5)”. Altre 723 richieste sono già state accettate e i richiedenti stanno aspettando di essere trasferiti verso 7 diversi Stati membri dell’Unione.

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