Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca) esprime oggi solidarietà a chi, nella capitale, sta facendo lo sciopero della fame per difendere il proprio diritto alla casa. “Mi sono recato ieri alla tenda allestita all’entrata dello stabile occupato da Action in via Santa Croce in Gerusalemme 55”, dichiara don Armando Zappolini, presidente del Cnca, “per portare la nostra vicinanza a chi, dal 10 maggio, ha intrapreso lo sciopero della fame per affermare il diritto a una abitazione e a una vita dignitosa per tutti. Per questo ho lasciato, come molti altri, una chiave al cancello come simbolo di un accesso alla casa. A Roma la situazione degli alloggi è gravissima: decine di migliaia di persone faticano a trovare una sistemazione compatibile con il proprio reddito. Dinanzi a questa emergenza continua, la politica dovrebbe dare risposte invece di procedere con gli sgomberi delle occupazioni”. Il Cnca chiede al commissario Tronca “di coordinarsi con la Regione Lazio per attuare il Piano straordinario per l’emergenza abitativa messo a punto proprio dall’amministrazione regionale.”