Africa: Smail Chergui (Ua), pace solo con tutela ambientale

(DIRE-SIR) – “Le partite per la stabilità politica e contro il terrorismo si vincono affrontando la crisi ambientale, nella consapevolezza che il nostro continente inquina poco e paga molto”: lo ha detto Smail Chergui, commissario dell’Unione Africana (Ua) per la pace e la sicurezza, intervenuto alla Conferenza in corso alla Farnesina. “L’Africa è responsabile di appena il 4% delle emissioni di gas a effetto serra – ha detto Chergui – ma è di gran lunga la regione del mondo più colpita dai mutamenti climatici, anche perché ha meno capacità per approntare risposte adeguate”. Secondo il commissario per la pace e la sicurezza dell’Ua, alla luce delle dinamiche demografiche attuali nel 2050 gli africani con accesso insufficiente all’acqua saranno oltre 350 milioni. “È una emergenza – ha sottolineato Chergui – destinata a scolpire in particolare i piccoli agricoltori, una componente chiave della struttura sociale del continente”. In questo quadro emergono le responsabilità dell’Europa e in genere delle potenze industriali. “Per contrastare le conseguenze dei cambiamenti climatici – ha calcolato Chergui – l’Africa ha bisogno di almeno 15 miliardi di dollari l’anno”. L’Italia, poi, ha le capacità e le competenze per dare un contributo specifico. “Speriamo – ha detto il commissario dell’Ua – possa aiutarci nella predisposizione di sistemi di preallarme rispetto a fenomeni estremi come quelli associati ora al fenomeno climatico di El Nino”.

(www.dire.it)

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