Economia: Focsiv aderisce a “Il momento è adesso!” per l’introduzione della tassa sulle transazioni finanziarie

“Si concretizzi l’impegno, assunto lo scorso dicembre dai Paesi Ue, di raggiungere entro giugno l’accordo per l’introduzione della Tassa europea sulle transazioni finanziarie (Ttf)”. È quanto chiedono, ad un mese dall’Ecofin di giugno, Focsiv con altre 10mila organizzazioni della società civile e alle maggiori associazioni sindacali di 39 Paesi rivolgendosi oggi ai 10 capi di Stato e di Governo europei, tra cui il presidente del Consiglio Matteo Renzi. “Dieci Paesi europei, tra cui l’Italia, sono oggi sul punto di annunciare un accordo storico”, si legge in una nota, nella quale si evidenzia che questo sarebbe “un punto di svolta che contribuirebbe a disincentivare finalmente pratiche speculative sui mercati e a far versare al settore finanziario il ‘giusto contributo fiscale’ agli Stati”. Le organizzazioni aderenti alla campagna ZeroZeroCinque, lanciano tutte insieme la mobilitazione “Il momento è adesso!”. Si tratta di “un conto alla rovescia in cui invitano i cittadini a farsi sentire perché i Governi Ue coinvolti non cedano alle pressioni del settore finanziario che minacciano il tanto atteso accordo sulla Ttf”. Per Focsiv, “le risorse raccolte dalla Ttf europea, fino a circa 6 miliardi di euro l’anno per l’Italia, dovrebbero essere investite prima di tutto per creare occupazione, finanziare i servizi pubblici in Italia e allo stesso tempo contrastare la povertà estrema, le pandemie e il cambiamento climatico in tutto il mondo”. Di fronte alla “crescita delle disuguaglianze” che “è alla radice dell’attuale crisi migratoria”, “è ora di voltare pagina”, afferma Leonardo Becchetti, docente all’Università Tor Vergata di Roma e portavoce della campagna ZeroZeroCinque, per il quale “la tassa europea sulle transazioni finanziarie è un passo importante in questa direzione”. I sostenitori della Ttf chiedono ai governanti di “mettere pubblicamente il welfare dei cittadini europei e di quelli più poveri al mondo prima degli ‘interessi di parte’ del settore finanziario”.

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