Polonia: migliaia di partecipanti alla Marcia per vita e famiglia in 140 città. Vescovo di Plock: Paese “scomodo” per l’Occidente

“L’Occidente ha una grande paura della Polonia”, ha osservato il vescovo di Plock, monsignor Piotr Libera, nell’omelia all’inaugurazione della Marcia per la vita e la famiglia, promossa domenica 15 maggio in oltre 140 città polacche. “Vogliamo essere in Europa, ma che siano rispettati il nostro patrimonio del battesimo cristiano, il matrimonio, la famiglia, e la nostra identità”, ha anche affermato il presule aggiungendo che tali richieste fanno della Polonia un Paese “scomodo” soprattutto per coloro che “vorrebbero sostituire con definizione genitore A e genitore B le parole mamma e papà”, e che “scherniscono il matrimonio di Dio parificandolo a unioni fra persone dello stesso sesso”. La partecipazione massiccia alla Marcia per la vita e la famiglia in tutto il Paese, secondo l’ordinario di Plock comprova che “i polacchi amano le proprie famiglie e non accettano la promozione degli atteggiamenti edonistici”. Il cardinale Kazimierz Nycz inaugurando ieri a Grodzisk Mazowiecki la Settimana della famiglia ha sottolineato che tutto il Paese è “unito dalla sollecitudine per la famiglia” importante “per la soluzione di numerosi problemi sociali in Polonia, in Europa e in tutto il mondo”. Le manifestazioni a favore della vita e della famiglia nel mese di maggio in Polonia sono ormai una tradizione: la Marcia per la vita è organizzata dal 2006, mentre la Settimana per la famiglia dal 2013.

 

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