Abusi: Zollner (Centre for Child protection), “agire sul versante della prevenzione”. Chiesa “faccia tutto quanto possibile”

“Una prevenzione efficace deve toccare vari fronti: i minori, gli adulti che vivono o lavorano con bambini e giovani, nonché la legislazione, le norme sociali e i valori correnti. Per la sua efficacia bisogna tenere presenti due aspetti: i contenuti (che cosa bisogna sapere? Che informazioni dare nei programmi di prevenzioni? Con che scopo?) e le strutture (quali i metodi da usare? Quali gli aiuti istituzionali e personali da offrire?)”: sono alcune delle sottolineature portate da Hans Zollner, presidente del Centre for Child protection, preside dell’Istituto di psicologia della Pontificia Università Gregoriana e membro della Pontificia commissione per la protezione dei minori, intervenuto oggi al seminario su “Formazione vocazionale e abusi… meglio prevenire!”, tenutosi a Milano. L’iniziativa era promossa da Centro per l’accompagnamento vocazionale di Milano, Rivista Tredimensioni e Azione cattolica ambrosiana. Oltre a Zollner, come relatori figuravano Anna Deodato, formatrice vocazionale, che svolge il suo servizio presso il “Centro per l’accompagnamento vocazionale” (è autrice del testo “Vorrei risorgere dalla mie ferite. Consacrate e abuso sessuale”) e Alessandro Manenti, psicoterapeuta. Ha introdotto i lavori Silvia Landra, psichiatra e presidente dell’Ac di Milano. Per Zollner “l’abuso sessuale sui minori (bambini ed adolescenti) ferisce in profondità la loro fiducia, la loro sicurezza e il loro naturale sviluppo, nelle sue varie tappe”.

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Un “crimine odioso”, “molto spesso compiuto da adulti che sono conosciuti dai minori e che sovente hanno la responsabilità di assisterli e di educarli”. Zollner ha ricordato che “gli abusi sessuali sui minori si verificano spesso, molto più spesso di quanto comunemente si pensi”. Il relatore ha quindi tracciato le dimensioni del fenomeno, le caratteristiche, le ricadute sulle vittime, soffermandosi sulle necessarie modalità di prevenzione, distinguendo “tra prevenzione nei confronti di potenziali abusatori e nei confronti delle vittime”. La prima “ha lo scopo di evitare che lo diventino, mentre la prevenzione nei confronti delle vittime cerca di difenderle dal passare da vittime potenziali a vittime effettive”. Zollner ha quindi sottolineato come “una prevenzione efficace deve attuarsi a diversi livelli”, sociale, culturale, educativo, legislativo, economico… Ampia la trattazione sugli abusi avvenuti all’interno della Chiesa cattolica, la quale “negli ultimi anni è stata criticata per la mancanza di chiarezza, coerenza e trasparenza nel trattare i casi degli abusatori”. “Necessità di chiarezza è stata esigita – ha puntualizzato Zollner – dai più alti vertici ecclesiastici, a partire da Papa Benedetto XVI e Papa Francesco”. Non da ultimo, il relatore ha richiamato i cristiani e la Chiesa nel suo insieme a “fare tutto quanto è in loro potere perché vengano impediti gli abusi sessuali. Fa parte della missione della Chiesa”.

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