Papa Francesco: a Fondazione Centesimus Annus, appello a “individuare risposte di lungo periodo” per emergenza profughi

“Al di là dell’immediato e pratico aspetto del fornire aiuto materiale a questi nostri fratelli e sorelle, la comunità internazionale è chiamata a individuare risposte politiche, sociali ed economiche di lungo periodo a problematiche che superano i confini nazionali e continentali e coinvolgono l’intera famiglia umana”. È il nuovo appello a favore dei profughi lanciato dal Papa nel discorso rivolto ai membri della Fondazione Centesimus Annus-Pro Pontifice, ricevuti oggi in udienza in occasione della Conferenza internazionale in corso nell’Aula Nuova del Sinodo sul tema: “L’iniziativa imprenditoriale nella lotta contro la povertà. Emergenza profughi, la nostra sfida”. “In questi giorni di riflessione e di dialogo, avete preso in considerazione il contributo della comunità degli affari alla lotta contro la povertà, con particolare riferimento all’attuale crisi dei profughi”, ha esordito Francesco, esprimendo gratitudine “per la prontezza con cui portate la vostra competenza ed esperienza nella discussione su queste delicate questioni umanitarie e sugli obblighi morali che esse comportano”. “La crisi dei profughi, le cui proporzioni stanno crescendo ogni giorno, è una di quelle a cui mi sento particolarmente vicino”: “Nella mia recente visita a Lesbo, sono stato testimone di strazianti esperienze di sofferenza umana, specialmente di famiglie e bambini”. “Era mia intenzione, insieme ai miei fratelli Ortodossi il Patriarca Bartolomeo e l’Arcivescovo Geronimo – ha ricordato il Papa citando le parole pronunciate durante la visita al campo rifugiati di Moria –  di offrire al mondo una maggiore consapevolezza di queste scene di tragico e davvero disperato bisogno, e di darvi risposta in un modo degno della nostra comune umanità”.

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