Unioni civili: Griffini (Aibi), “una legge che si poteva evitare di fare”

“Non ci piacciono né la legge né il metodo”. Questo il giudizio di Marco Griffini, presidente dell’Associazione Amici dei bambini (Aibi) sulla nuova legge per le unioni civili. “Per noi era una legge che si poteva evitare di fare – afferma Griffini – perché per costruire una famiglia c’è bisogno di un uomo e di una donna. Altrimenti non c’è una famiglia e non è sufficiente una norma per cambiare la realtà. Quindi non è giusto equiparare altre forme di unione al matrimonio, come sostanzialmente avviene con la nuova legge. E comunque c’erano altre leggi ben più urgenti che si potevano approvare per aiutare le famiglie”. Quanto al metodo “non è accettabile che si metta la fiducia su un provvedimento che riguarda una materia così delicata, su cui dovrebbe essere consentito un dibattito libero e il più ampio possibile”.

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