Unioni civili: Cogliandro (Ainc), “avremmo auspicato maggiore spazio al dialogo e alla libertà di coscienza”

“La decisione di porre la fiducia su un tema così delicato e che incide molto nella società e sulla vita dei cittadini è apparso fuori dalla storia democratica del nostro Paese che su questioni così rilevanti, sin dalla Carta costituzionale, ha sempre cercato un dialogo, un confronto anche duro tra le tante componenti della società. In buona sostanza, chi ha scritto la Costituzione aveva in mente un mondo più grande”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Ainc (Associazione italiana notai cattolici), Roberto Dante Cogliandro. “Come anche già ribadito dalla Cei – ha proseguito Cogliandro – l’esecutivo avrà pure le sue logiche, le sue esigenze, ma il voto di fiducia, non solo per questo governo ma anche per quelli passati, spesso rappresenta una sconfitta per tutti. Mettere la fiducia su una materia così sensibile come le unioni civili è lo strumento per eliminare il dibattito e quindi il confronto parlamentare, tipico di un Paese democratico, quando invece è giusto che ci sia una politica familiare molto più attenta e rispettosa dei principi costituzionali. Avremmo auspicato maggiore spazio al dialogo e alla libertà di coscienza. Come professionisti non possiamo non sottolineare questo aspetto confidando che questo vulnus non apra una fase di scontro duro su altre vicende che impattano fortemente sui cittadini “.

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