Libertà religiosa: Jàn Figel (Ue), “cartina di tornasole dei diritti umani e delle libertà fondamentali”

(Bruxelles) “La libertà religiosa è una cartina di tornasole dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Dove non c’è libertà religiosa, di solito manca anche la libertà civile e politica”. Ne è convinto Jàn Figel, politico slovacco, appena nominato dalla Commissione europea “rappresentante speciale per la promozione della libertà di religione o di credo al di fuori dell’Unione europea”. Nell’intervista rilasciata al Sir appena insediato a Bruxelles spiega: “La comprensione, il rispetto e il sostegno nei confronti della libertà di religione o di credo rappresentano una condizione preliminare per un mondo più umano nel XXI secolo”. Figel è stato commissario Ue per istruzione, formazione, cultura e gioventù nel quinquennio 2004-2009; ora entra in carica per un periodo iniziale di un anno. Quale contributo possono portare le religioni al dialogo tra le nazioni e alla questione della pace? Risponde: “La fede e la religione abitano all’interno dell’uomo. E lo stesso si può dire della libertà di dubitare o di non credere. Nel dialogo, cerchiamo risposte e le troviamo. Perché il dialogo è più di due monologhi. Mentre il monologo si limita a confermare e avanzare richieste, soltanto il dialogo sviluppa e costruisce rapporti reciproci – tra le persone, le comunità, le religioni, le nazioni”.

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