Terra Santa: la “buona Pasqua” del presidente israeliano Rivlin alle chiese cristiane

Il Presidente israeliano Rivlin e i leader delle Chiese cristiane di Gerusalemme

Lunedì 9 maggio, il presidente israeliano Reuven Rivlin ha visitato il Patriarcato armeno e ha presentato i suoi auguri di Pasqua alla comunità cristiana in Terra Santa, rappresentata dai diversi capi delle Chiese di Gerusalemme. Lo riferisce il Patriarcato latino di Gerusalemme che parla di “quattro discorsi. Quelli dei tre patriarchi – armeno, greco-ortodosso e latino – e quello del presidente israeliano. Da tutti e quattro è emerso il carattere unico, universale e sacro di Gerusalemme”. Il patriarca latino Fouad Twal, nel suo intervento, ha esortato “il governo israeliano a rispettare i suoi impegni, in particolare verso le scuole cristiane in Israele” e richiamato “ciascuno al coraggio di costruire una società di pace”. “In questa regione, in cui muri separano le comunità le une dalle altre, dobbiamo essere coraggiosi per aprire le nostre porte e il nostro cuore a tutti, indipendentemente dalla religione, dal genere o dalla nazionalità”. Il patriarca latino inoltre ha accolto “con favore la profonda sensibilità del presidente verso i problemi della giustizia e dell’uguaglianza”, esprimendo l’auspicio che “il governo israeliano riconosca quanto non sia vantaggioso ignorare i suoi cittadini cristiani, i capi delle Chiese e le loro preoccupazioni. Ascoltare di più, come si fa oggi, contribuisce notevolmente a relazioni migliori”. Il patriarca latino ha poi fatto riferimento, di fronte al presidente israeliano, alla questione delle scuole cristiane in Israele. “Mi piacerebbe anche che il ministero della Pubblica Istruzione mostrasse più considerazione riguardo al contributo delle Scuole Cristiane nella società israeliana. E più precisamente, vorrei che il ministro della Pubblica Istruzione possa onorare la sua promessa, soprattutto quella dei 50 milioni di shekel alle nostre scuole in modo da porre fine allo sciopero. Una promessa fino ad oggi non mantenuta”. Twal ha espresso “profonda gratitudine” al presidente israeliano per tutte le varie iniziative fatte vicino alla comunità cristiana, in particolare l’incontro organizzato nella chiesa della Moltiplicazione dei pani a Tabgah, vittima di un incendio doloso nell’agosto del 2015. Nel suo discorso, che ha chiuso l’incontro, il presidente Rivlin ha ricordato la vocazione di Gerusalemme di essere Città della Pace e ha assicurato l’importanza del rispetto delle libertà religiose nel paese. Parlando di un “turbolento” Medio Oriente, il presidente israeliano ha fatto riferimento alla situazione dei fedeli ad Aleppo, in Siria, città di cui è originario il patriarca armeno, monsignor Manougian.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori

Informativa sulla Privacy