Solidarietà: a fine settimana la campagna “Abbiamo Riso per una cosa seria”

Come sostenere i Paesi poveri senza trascurare i bisogni del nostro territorio? Una risposta arriva dalla campagna “Abbiamo Riso per una cosa seria” che si svolgerà in Piemonte e nel resto d’Italia a partire dal 14-15 maggio 2016. 50 postazioni nelle principali piazze, mercati, parrocchie, centri commerciali e istituti scolastici saranno teatro dell’iniziativa che coinvolgerà oltre 200 volontari pronti a distribuire 1 kg di riso italiano qualità Roma prodotto dai soci Coldiretti a fronte di un’offerta minima di 5 euro devoluti alle popolazioni più vulnerabili. Un modo per sostenere i piccoli produttori italiani, acquistando da loro il riso distribuito, e garantire il diritto al cibo alle famiglie rurali dei Paesi poveri. In Piemonte – dove la produzione di riso copre il 52% del totale nazionale con oltre 120mila ettari coltivati – aderiscono alla campagna “Abbiamo Riso per una cosa seria” le ong Lvia (devolvendo il ricavato alle popolazioni della Guinea Bissau), Cisv e ProgettoMondo Mlal (per il Burkina Faso). In Italia l’iniziativa è promossa da Focsiv, insieme a Fondazione Campagna Amica e Missio della Cei, con il patrocinio di Coldiretti e del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.
“Abbiamo il dovere di promuovere un modello di sviluppo più sostenibile eliminando i fattori distorsivi che pesano sulla filiera agroalimentare per assicurare a tutti il diritto al cibo, rispettare l’ambiente e dare risposte concrete ai cambiamenti climatici. Il modello italiano dell’agricoltura familiare, al centro della Campagna, è una sfida su cui investire e da esportare”, osserva Roberto Moncalvo, presidente Coldiretti. “Quasi l’80% di quanto si consuma nel mondo viene dalla piccola agricoltura familiare, eppure le famiglie di agricoltori nel Sud del pianeta sono le più vulnerabili – dichiara Gianfranco Cattai, presidente della Focsiv -. L’alleanza con Coldiretti ci permette di studiare forme di protezione dei mercati a difesa del reddito di queste famiglie e di connettere questi sforzi con un lavoro più ampio volto a modificare gli impianti normativi e le scelte politiche. Con il pacco di riso della campagna sosteniamo le piccole comunità rurali, promuoviamo politiche favorevoli, connettiamo pratiche con scelte politiche e divulghiamo la conoscenza del valore dell’agricoltura familiare come risposta alla crisi, ai cambiamenti climatici, alle migrazioni”.

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