Economia: per il Parlamento Ue “la Cina non è una economia di mercato”

(Strasburgo) – “La Cina non è un’economia di mercato”: è la “sentenza” emersa dal lungo dibattito svoltosi in mattinata nell’emiciclo dell’Europarlamento a Strasburgo. Come far fronte alla concorrenza sleale in diversi settori produttivi e commerciali, che arriva dal gigante cinese? Questo l’interrogativo che ha attraversato la discussione in aula. Fra i problemi sollevati figurano gli abbondanti aiuti di Stato che giungono dal governo di Pechino alle imprese nazionali, l’esportazione a bassi prezzi alimentata da una produzione eccessiva, la mancata tutela dei diritti dei lavoratori e dei consumatori. Il commissario Vytenis Andriukaitis, presente al dibattito, ha rassicurato i deputati, ribadendo che “la lotta alla crisi del settore siderurgico” europeo, tra i più minacciati dalla Cina, “è in cima alla lista delle priorità della Commissione”. È “innegabile che la Cina non sia un’economia di mercato”, ha affermato, e la Commissione sta  lavorando a un “nuovo approccio, che includa un sistema di difesa commerciale” per l’Europa. Consiglio dei ministri Ue e Commissione metteranno all’ordine del giorno i rapporti con la Cina nelle prossime settimane. Giovedì 12 maggio il Parlamento europeo voterà una risoluzione sull’argomento. L’attenzione al tema si deve anche al fatto che al contempo l’Ue sta negoziando con gli Stati Uniti l’accordo Ttip per favorire gli scambi commerciali: le pressioni dell’economia europea sulle istituzioni Ue sono dunque al massimo livello.

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