Cardinale Bagnasco: rinunciare alla festa della mamma è “un’involuzione”

“Una civiltà e una cultura vivono di principi, di valori, di manifestazioni, di usanze, di riti e ricorrenze. Rinunciare a questo complesso che costituisce la storia e la vita delle persone, di una società e delle famiglie non è mai un buon segno di uno sviluppo e di un progresso della civiltà semmai un’involuzione, una resa”. Così il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, in merito alla vicenda della scuola di Torino che ha abolito la festa della mamma per sostituirla con un invito ai bambini a fare “un regalo a chi vi vuole bene”. Il porporato ne ha parlato a margine della celebrazione che si è svolta ieri pomeriggio, nella cattedrale di San Lorenzo, per ricordare il primo anno della morte del cardinale Giovanni Canestri, arcivescovo di Genova dal 1987 al 1995.

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