“Il governo intende scommettere sul volontariato: l’innovazione e l’organizzazione sono il cuore e le finalità della nuova legge di riforma del terzo settore, che si spera di approvare in via definitiva alla Camera entro la fine di maggio”. Lo ha affermato oggi a Roma Luigi Bobba, sottosegretario al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del rapporto annuale dei Centri di servizio per il volontariato, la rete di 71 centri sparsi in tutta Italia che da vent’anni offrono sostegno gratuito alle associazioni e organizzazioni di volontariato, oltre a promuoverne la cultura tra i giovani. I Csv, che vedono aumentare negli anni la mole di servizi forniti (oltre 500 mila) a 43.823 organizzazioni, registrano di contro, a causa della crisi, una diminuzione delle risorse messe a disposizione soprattutto dalle fondazioni bancarie (-18% negli ultimi due anni, ha detto il direttore di Csvnet, Roberto Museo). Molte speranze vengono riposte nella nuova legge di riforma del Terzo settore, appena approvata al Senato. Ma ci vorrà ancora almeno un anno prima dell’approvazione alla Camera e dei singoli decreti legislativi da parte del governo. “La legge di stabilità stanzia quest’anno per il volontariato 140 milioni e 190 milioni per il 2017”, ha precisato Bobba, ma il presidente di Csvnet Stefano Tabò ha avvertito: “Nel 2017 si rischia una situazione di difficoltà e crisi, perché aumentano i compiti attribuiti ai Csv ma diminuiscono le risorse”. La rete dei Csv ha espresso comunque parere positivo nei confronti della nuova legge, che dovrebbe introdurre semplificazioni burocratiche e puntare sempre più sulla qualità dei servizi. “Questa legge – ha detto il relatore al Senato, Stefano Lepri – contribuirà a far evolvere il Terzo Settore ed avviare una fase di consolidamento. I Csv potranno svolgere al meglio il loro ruolo importante di ‘motore’ del volontariato”.