Papa Francesco: sintesi udienza, “Il Vangelo è Vangelo della misericordia perché Gesù è la misericordia”, incontra la piccola Lizzy Myers

Papa Francesco incontra Lizzy Myers all'Udienza generale del 6 aprile 2016

“Il Vangelo è Vangelo della Misericordia perché Gesù è la misericordia”. Con queste parole il Papa – dopo aver concluso mercoledì scorso le catechesi sulla misericordia nell’Antico Testamento – ha cominciato oggi un ciclo di catechesi sul rapporto tra Gesù e misericordia, su “come Gesù l’ha portata a pieno compimento”. Gesù “non ha avuto vergogna” di farsi battezzare nel Giordano, insieme ai peccatori, ha fatto notare Francesco, e il suo battesimo da parte di Giovanni il Battista è stato “l’inizio del tempo della misericordia per tutta l’umanità”. “Tutto quanto Gesù ha compiuto dopo il battesimo è stato la realizzazione del programma iniziale: portare a tutti l’amore di Dio che salva, farsi prossimi agli ultimi, comunicando loro la misericordia di Dio che è perdono, gioia, vita nuova”, ha spiegato il Papa: “Gesù non ha portato l’odio, l’inimicizia, ha portato l’amore, l’amore grande, un amore aperto per tutti noi, un amore che salva”, ha aggiunto a braccio. “Tutti siamo peccatori, ma tutti siamo perdonati. Tutti abbiamo la possibilità di ricevere questo perdono che è la misericordia di DIO”, ha assicurato Francesco: “Non dobbiamo temere le nostre miserie, ognuno di noi ha le proprie”, ma la misericordia di Cristo sulla Croce “cancella le nostre miserie”. Il Vangelo della misericordia “trasforma, fa entrare nel cuore di Dio”, ha concluso il Papa: ci rende capaci “di perdonare e di guardare il mondo con più bontà”. Durante l’udienza, il Papa ha salutato anche Elizabeth (Lizzy) Myers, la bambina dell’Ohio affetta da una malattia genetica rara (Sindrome di Usher – Tipo B ) che presto la renderà cieca e sorda. La piccola Lizzy, mercoledì scorso, non era riuscita ad incontrare il Papa durante l’udienza di mercoledì scorso, a causa della perdita di una coincidenza aerea negli Stati Uniti. Così Francesco ha “rimediato” oggi, soffermandosi a parlare con la bambina e i suoi genitori e toccandole gli occhi e le orecchie, con un gesto risanatore.

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