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Papa Francesco a Lesbo: Patriarca Bartolomeo, “un gesto per i profughi e per le comunità cristiane”

“Questo gesto e iniziativa dei Capi Religiosi sosterrà e rafforzerà le migliaia di profughi provati e spingerà l’assunzione di iniziative idonee per proteggere le particolari Comunità Cristiane e per affrontare correttamente la questione di massima importanza dei profughi”. Con queste parole il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli annuncia il viaggio che “tra brevissimo” Sua Santità Papa Francesco, il Patriarca ecumenico Bartolomeo e Sua Beatitudine l’arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia faranno insieme all’Isola di Lesbo “per mettersi in contatto e sostenere i profughi che si trovano lì”. L’annuncio era stato dato ieri pomeriggio dal Fanar con un comunicato di annuncio che è stato rilanciato questa mattina in lingua italiana dalla Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e Malta.

“Si rende noto – si legge nel comunicato – che, durante l’ultimo periodo, il Patriarcato ecumenico e personalmente Sua Santità il Patriarca ecumenico Bartolomeo seguono con attenzione gli sviluppi ed i conflitti bellici nella vicina regione del Medio Oriente e la cacciata dei Cristiani da quei luoghi. Per questo Sua Santità il Patriarca ha espresso in tutti i modi fino ad oggi la Sua preoccupazione per la grande questione della ondata di profughi. Con questo spirito, si è messo in contatto attraverso un Suo rappresentate con Sua Santità Papa Francesco durante il mese di febbraio e il 30 marzo Gli ha inviato una lettera pertinente”. Il viaggio a Lesbo si inserisce “nell’ambito di tale riconosciuto interesse e della preoccupazione comune dei capi religiosi e della necessità impellente di  assumere una loro  iniziativa collegiale ed una azione per sensibilizzare la opinione pubblica internazionale e gli Organi e Organizzazioni competenti”.

 

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