Migrazioni: Commissione, diritto d’asilo ed “equa ripartizione responsabilità”. Cinque “aree prioritarie”

(Bruxelles) – Frans Timmermans, primo vicepresidente della Commissione, nel presentare le proposte di riforma dell’asilo Ue, ha aggiunto: “La coesistenza di approcci nazionali diversi ha alimentato il cosiddetto asylum shopping e la migrazione irregolare, mentre, come ha mostrato la crisi attuale, il regolamento Dublino ha assegnato una responsabilità eccessiva a un numero ristretto di Stati membri”. Nell’immediato “occorre applicare il diritto vigente per stabilizzare la situazione. Oltre a ciò, abbiamo bisogno di un sistema sostenibile per il futuro sulla base di norme comuni, di un’equa ripartizione delle responsabilità e di canali legali sicuri per l’arrivo nell’Ue delle persone bisognose di protezione”. Il commissario per la migrazione Dimitris Avramopoulos ha aggiunto: “La mobilità umana è una caratteristica intrinseca del XXI secolo. Per far fronte a questa sfida l’Europa deve creare un sistema europeo comune di asilo robusto ed efficace, che inglobi anche il sistema di Dublino”. Al contempo ha affermato: “L’Unione continuerà a investire nella sua forza lavoro e a combattere la disoccupazione, ma l’Europa deve anche potenziare i canali di accesso legali e sicuri per le persone che vengono nell’Ue per motivi di protezione o per lavorare”.
La comunicazione odierna presenta quindi i diversi percorsi possibili per conseguire una politica europea di asilo “umana ed efficace”. Secondo la Commissione, il sistema europeo comune di asilo dovrebbe essere strutturalmente migliorato in cinque aree prioritarie. Punto primo: “Istituire un sistema di Dublino sostenibile ed equo per determinare lo Stato membro competente per i richiedenti asilo: per affrontare meglio un elevato numero di arrivi e assicurare una ripartizione equa delle responsabilità, la Commissione potrebbe proporre di modificare il regolamento Dublino: o razionalizzandolo e integrandolo con un meccanismo correttivo per assicurarne l’equità, o adottando un nuovo sistema basato su un diverso principio di ripartizione”. Secondo punto: “Conseguire una maggiore convergenza e ridurre il cosiddetto asylum shopping: la Commissione intende proporre un’ulteriore armonizzazione delle procedure di asilo al fine di garantire un trattamento più umano ed equo in tutta l’Ue e ridurre i fattori che attirano le persone in un numero ristretto di Stati membri”.
Terzo elemento sottolineato dalla Commissione: “Prevenire i movimenti secondari all’interno dell’Ue: per garantire che il sistema di Dublino non sia turbato da abusi e dal cosiddetto asylum shopping, la Commissione potrebbe proporre misure per scoraggiare e sanzionare i movimenti secondari irregolari”. Quarto: “La Commissione potrebbe proporre di modificare il mandato dell’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo affinché divenga un protagonista dell’attuazione delle politiche e svolga un ruolo operativo rafforzato. Tra le nuove mansioni potrebbero figurare la gestione del meccanismo di distribuzione nel quadro di un sistema di Dublino riformato”. Infine la Commissione indica la necessità di “rafforzare il sistema Eurodac” (rilevamento delle impronte digitali e trasmissione di informazioni e offrendo sostegno per i rimpatri. La proposta odierna prevede inoltre che la Commissione presenti una proposta allo scopo di definire la politica di reinsediamento dell’Unione europea.

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