San Benedetto: mons. Boccardo (Spoleto-Norcia), “il patrono ci insegna un umanesimo solidale”

“Benedici l’intera Europa, l’Olanda” – Paese in cui è stata portata la fiaccola “pro pace et Europa una”, edizione 2016 – “l’Italia, l’arcidiocesi di Spoleto-Norcia e la città di Norcia perché lo spirito benedettino, che un giorno le ha plasmate, animi i responsabili della vita culturale, politica ed economica e così sappiano dare una riposta concreta alle attese di solidarietà, di giustizia e di serenità per tutti, in particolare per i poveri e le famiglie in difficoltà”. È stata questa l’invocazione partita oggi da Norcia in occasione della festa liturgica di san Benedetto. Quest’anno il 21 marzo, giorno in cui la Chiesa commemora il patrono d’Europa, cadeva durante la Settimana santa e ogni altra celebrazione è stata dunque posticipata. Le celebrazioni si sono avviate la sera del 4 aprile con la lettura del transito di Benedetto e la recita del compieta nella basilica edificata sul luogo natale del santo, poi sono proseguite con l’arrivo nella centrale piazza della fiaccola benedettina “pro pace et Europa una”, accesa il 27 marzo scorso proprio a Norcia e poi portata a Subiaco, Cassino, quindi in Olanda per il gemellaggio con quel Paese e infine da Papa Francesco per la benedizione.
La giornata di oggi si è aperta con il tradizionale corteo storico di san Benedetto ed è proseguita con il solenne pontificale nella basilica presieduto dall’arcivescovo Renato Boccardo alla presenza di molti fedeli e numerosi autorità civili e militari. “San Benedetto – ha detto l’arcivescovo nell’omelia – fu critico e contestatore della società del suo tempo, non si fece trascinare nel pantano di una società corrotta incapace di costruire l’uomo e il cristiano. Lui si allontanò non per paura, ma perché ascoltò una voce, quella di Gesù, che gli indicò un’altra via. E il suo cercare costantemente Dio, anteponendolo a tutto, è un insegnamento ancora attuale. Alla sua scuola, infatti, siamo chiamati a far diventare l’eroico quotidiano e il quotidiano eroico; dobbiamo far sì che la preghiera come atto di ascolto di Dio si concretizzi nella vita di tutti giorni”. Il patrono d’Europa “ci insegna ancora l’arte di un umanesimo solidale che si declina nel soccorrere i poveri, nel visitare i malati, nel pregare per i nemici, nel non disperare mai della misericordia di Dio”.

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