Droga: Rapporto Ue. Wainwright (Europol), “traffico stupefacenti è uno dei mercati criminali più grossi in Europa”

(Bruxelles) – Dalla relazione 2016 dell’Oedt sul mercato europeo della droga, diffusa oggi dalla Commissione Ue, emergono tre grandi temi. Anzitutto i “legami più forti tra il traffico di droga e altre forme di criminalità: i gruppi della criminalità organizzata coinvolti nel mercato degli stupefacenti diversificano l’offerta di droga, partecipano ad altre forme di criminalità, incluso il terrorismo, stringono alleanze al di là delle frontiere etniche e geografiche e traggono profitto da competenze specialistiche”. In secondo luogo viene rilevata “un’accelerazione del ritmo dei cambiamenti nel mercato degli stupefacenti dovuta alla globalizzazione e alle nuove tecnologie: i gruppi criminali sono pronti a sfruttare le opportunità offerte da un accesso più facile all’informazione, da internet e dalla crescita del commercio internazionale”. Terzo elemento: “la concentrazione geografica dei gruppi specializzati in reati connessi alla droga. La produzione e il traffico di stupefacenti sono concentrati in determinate aree geografiche, sia in Europa che nel resto del mondo; alcune di queste regioni sono attive da tempo in questo settore, ma ne stanno emergendo di nuove (ad esempio il traffico di eroina attraverso il Caucaso meridionale)”. La relazione evidenzia come un’azione coordinata a livello dell’Ue “possa essere decisiva nella lotta contro il traffico di stupefacenti”.
Commentando la relazione, Rob Wainwright, direttore di Europol, ha dichiarato: “La produzione e il traffico illeciti di stupefacenti restano uno dei mercati criminali più grossi e innovativi in Europa. Questo mercato, che diviene sempre più complesso e strettamente associato ad altre forme di criminalità e addirittura al terrorismo, rappresenta una delle principali minacce per la sicurezza interna dell’Ue. Una cooperazione transfrontaliera delle autorità di contrasto è essenziale per ridurne la portata e l’impatto, obiettivo che può essere conseguito ricorrendo alle capacità operative uniche dell’Europol e degli altri strumenti dell’Unione”.

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