Monsignor Galantino: su “Il Sole 24 Ore”, “le relazioni educative non possono essere sterilmente ripetitive”

I centomila adolescenti del Giubileo dei ragazzi “hanno portato i ‘confini’ al centro”, lo scrive sul “Sole 24 Ore” di oggi monsignor Nunzio Galantino, Segretario generale della Conferenza episcopale italiana. “Tanti adolescenti e giovani, accompagnati dai loro educatori hanno incontrato il Papa ed hanno vissuto con lui l’ esperienza del Giubileo – prosegue mons. Galantino -, come i tantissimi adolescenti e giovani che già nel Duemila avevano incontrato Giovanni Paolo II e come quelli che, a Colonia, avevano abbracciato Benedetto. Anche questa volta Francesco ci ha messo del suo per rendere speciale l’ incontro con i nostri ragazzi”. Il segretario generale Cei ricorda “l’entusiasmo” dei ragazzi “al momento di festa allo stadio Olimpico e ai momenti di preghiera e di riflessione preparati con loro e per loro” e  poi “le vere e proprie ‘genialate’ comunicative di papa Francesco!”. Il riferimento è al passaggio in cui il Pontefice ha detto ai ragazzi “La vostra felicità non ha prezzo e non si commercia; non è una ‘app’ che si scarica sul telefonino: nemmeno la versione più aggiornata potrà aiutarvi a diventare liberi e grandi nell’ amore”. “Ho subito pensato che quella considerazione e quell’ invito non valevano solo per i ragazzi che stavano lì ad ascoltare Francesco – scrive mons. Galantino  -. La conferma mi è venuta quando sono stato raggiunto dall’ sms di un ministro della nostra Repubblica che ha voluto condividere con me quel rimando”.  “I ragazzi venuti a Roma, e non solo, non hanno bisogno di chi si sostituisca a loro, ma di gente capace di farsi loro autorevole compagna di strada – spiega il Segretario generale -, nella disponibilità a mettersi continuamente in gioco. Le relazioni, soprattutto quelle educative, non possono essere sterilmente ripetitive. Anche esse vanno educate”. E per educare le relazioni e alle relazioni, conclude mons. Nunzio Galantino “è necessario conoscere non solo i caratteri fondamentali dei soggetti dell’ incontro, ma anche le dinamiche che caratterizzano questi ambiti, da quelli più tradizionali a quelli più nuovi”.

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