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“È importante essere qui questa sera. Come cristiani e come cattolici dobbiamo essere in prima fila in questi momenti di preghiera e di memoria, perché i primi a subire persecuzioni sono i seguaci di Cristo”, così monsignor Nunzio Galantino, Segretario generale della Conferenza episcopale italiana intervenendo ieri sera all’iniziativa promossa da Aiuto alla chiesa che soffre (Acs) per i cristiani perseguitati, in cui la Fontana di Trevi è stata illuminata simbolicamente di rosso per ricordare il sangue dei martiri contemporanei. “Diamo un segnale alla gente che attraversa questa piazza – ha aggiunto il Segretario generale -, per dire che non dimentichiamo l’esistenza di tutte queste persone perseguitate. Un dramma che ho conosciuto di persona nei miei viaggi a Erbil, in Iraq”. “Il Papa ci ricordava che l’indifferenza fa tanto male e tante vittime quanto le armi. Ebbene – ha concluso mons. Galantino -, noi spesso siamo impotenti di fronte alle armi, ma contro l’indifferenza possiamo fare qualcosa. Per questo siamo qui: per dare una vicinanza seria a quanti stanno soffrendo”.